La storia
La fine del XIX secolo era l’epoca in cui, grazie alla conseguita unità nazionale, cadevano le limitazioni dei vari governi alle libertà dei cittadini e nasceva una libera coscienza associativa. Nascevano così le Società di Mutuo Soccorso. Embrione degli istituti di previdenza sociale, queste associazioni provvedevano all’assistenza dei propri consociati colpiti da malattie, infermità o altri eventi che causavano danno economico, assicurando un giusto indennizzo e i mezzi necessari al proprio sostentamento a loro e alle loro famiglie.
In questo contesto, il 1° marzo del 1886 nasce a Milano la prima associazione tra i Carabinieri Reali non più in servizio: l’"Associazione di mutuo soccorso fra congedati e pensionati dei Carabinieri".
Con la nascita di altre iniziative in altre città, ben presto si avvertì l’esigenza di aggregarsi in un’unica guida a carattere nazionale e il 25 giugno 1926 nasce la "Federazione Nazionale del Carabiniere Reale".
Nel 1928, con Regio Decreto 16 febbraio 1928, n. 461, essa venne eretta in Ente Morale, dotato di proprio Statuto. I carabinieri in congedo entrarono così nella vita associativa nazionale in intima comunione di spirito e di ideali con i commilitoni in servizio.
Il 22 ottobre del 1933 ci fu un importante evento associativo: oltre 10 mila carabinieri in congedo, provenienti da ogni regione, si radunarono a Torino per la solenne inaugurazione del Monumento al Carabiniere. La presenza dei carabinieri in congedo allo storico appuntamento era particolarmente significativa, in quanto tutte le Associazioni dell'epoca avevano generosamente contribuito a promuovere i consensi e le adesioni necessarie alla realizzazione dell'opera.
Il 23 dicembre 1934 venne nominato Commissario straordinario della Federazione Nazionale il generale di divisione a disposizione del Comando Generale dell'Arma, Amedeo Ademollo.
Questi, al fine di promuovere l'ulteriore crescita della Federazione in conseguenza del ruolo sempre più importante che le Associazioni d'Arma andavano assumendo, operò una nuova riorganizzazione del Sodalizio.
Il nuovo Statuto, approvato con R.D. 9 aprile 1935, n. 815, sostituì la denominazione di Federazione con quella di "Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo"
Speciali norme statutarie disciplinavano l'opera assistenziale, morale e finanziaria dell'Associazione verso gli iscritti.
L'Associazione si articolò in un organo centrale (presidenza) e in organi periferici (sezioni e gruppi).
La partecipazione al secondo conflitto mondiale di tanti carabinieri richiamati, rinsaldò i già stretti legami all’interno dell'Arma, tra carabinieri in servizio e in congedo; questo pose le premesse per la trasformazione del sodalizio in un'Associazione che rappresentasse ambedue le componenti.
Il 25 luglio del 1956 prende il nome di Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.).
Oggi conta più di 200.000 iscritti, 140.000 soci effettivi, 1.700 sezioni e 166 organizzazioni di volontariato. È presente in 23 stati in tutto il mondo.
La sezione di Bari
La sezione di Bari è stata fondata il 27 aprile del 1919 come “Associazione di Mutuo Soccorso fra pensionati dei Carabinieri Reali”. Nasce per volontà associativa fra i militari che avevano prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri Reali.
Con il D.P.R. 1286 del 25 luglio 1956 assume l’attuale denominazione di “Associazione Nazionale Carabinieri”.
Conta più di 650 soci e nel 1995 si arricchisce delle Benemerite, madri, mogli, figlie e sorelle dei carabinieri che condividono i valori e partecipano alla vita dell’Arma.